In ricordo di Pietro Ingrao

Ingrao

Psichiatria Democratica

In ricordo di Pietro Ingrao

Psichiatria Democratica (PD), ricorda con grande affetto Pietro Ingrao, da sempre vicino e costantemente partecipe alle lotte della nostra Associazione e per il contributo reale e profondo fornito, negli anni della riforma, al dibattito che andò sviluppandosi nel Paese.

Sono per noi importanti ed uno stimolo forte, ricorda il Segretario Nazionale di PD, Emilio Lupo, le parole che Ingrao ebbe a scrivere nel volume ”L’obbligo di prendersi cura” riferendosi alla esperienza antistituzionale e, precisamente: “ Sento nitidamente le molte cose importanti affidate a questa esperienza, a quanti che, collocati, diciamo così,nel crinale più difficile ed amaro,più tormentato che ci possa essere in questa relazione tra singolo e norma”. Ingrao è stata una figura fondamentale nella vita democratica e culturale del nostro Paese, aggiunge Lupo, perché ci ha insegnato a guardare sempre oltre i muri, a rifiutare in maniera categorica i pregiudizi per fare spazio ai valori irrinunciabili della condizione umana, ai diritti di ciascuno in una società democratica. Andare oltre ciò che appare, e farsi carico dell’altro da noi, sono una costante del pensiero e dell’opera di Pietro Ingrao, questo ci diceva Gigi Attenasio, il Presidente Nazionale di Psichiatria Democratica, prematuramente scomparso, Ingrao che a proposito della riforma psichiatrica ebbe, tra l’altro, a riportare nel volume “Chi ha paura della follia?” quanto Pietro Ingrao ebbe a dire agli studenti universitari di Pisa, ovvero che (la legge 180/78):” …chiama in causa la nostra scala di valori: la libertà, la democrazia, la solidarietà, l’uguaglianza, la necessità della pace e invita a riflettere sul diverso, sul patologico, sull’anormale, come un campo di possibile rivelazione di mondi, di sfere e di esperienze che forse possono dire delle cose a tutti, pur nella loro incompiutezza o nella loro tragica enormità”.

Come è per la vita, anche quella di Ingrao si è spenta, ma quella di Ingrao ci lascia le sue luminose umane opere, coerenti all’idea di un necessario impegno collettivo per la conquista di più diritti per gli esclusi e per un patto sociale che le consolidi nel tempo storico: una strategia di lotta, la sua, che come la nostra si fonda nella concezione di una relazione umana che si fa tale se intercorre come sintesi tra da soggetti liberi di esprimere non solo i propri bisogni, ma anche le proprie, e sentite opportune, risposte.