Lo scrigno riaperto

“Lo scrigno riaperto” Secondigliano:Storia di una comunità attraverso la fotografia

Presentato a Napoli il nuovo volume storico-fotografico di Emilio Lupo su Secondigliano.

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Folla delle grandi occasioni alla presentazione del nuovo volume, storico fotografico su Secondigliano, scritto da Emilio Lupo.

L'ultimo libro dello psichiatra, autore di diverse pubblicazioni dedicate a Secondigliano, si intitola "Lo scrigno riaperto”, è stato presentato nell’Auditorium di trav. Casillo (C/o SS. Cuori) alla presenza dell'autore, del giornalista e presidente del Self (Secondigliano Libro Festival)Salvatore Testa e del sindaco di NapoliLuigi de Magistris .

"Il corposo volume - che insieme alla storia del quartiere, raccoglie oltre 700 fotografie, scattate tra la fine dell’800 e gli anni ‘80- ha spiegato Lupo,è il frutto di un lavoro collettivo per condividere le emozioni della storia di una comunità. Non si tratta di una semplice proposizione del come eravamo ma della constatazione di come, nonostante i tempi siano mutati, siamo sempre qui con la schiena dritta. E' l'omaggio a chi, anche a migliaia di chilometri di distanza, tra le asperità e il dolore, ha conservato il legame con il proprio territorio, la propria gente. Partendo dal recupero della memoria possiamo sviluppare – è stato ribadito - un impegno su alcuni punti di coesione della comunità secondiglianese" e guardare avanti. Investire nelle giovani generazioni.

Nella sala gremita, molti occhi lucidi durante gli interventi e sul palco anche l'emozionante testimonianza diAntonio Barbato, giunto a Secondigliano per l'occasione fin daIMG 20160130 184047lla Colombia, Paese dove il padre nel 1946 ha impiantato una florida attività di commercio di cappelli.

"La raccolta di foto presente nel libro - ha affermato de Magistris - svela l'anima di Secondigliano e di una comunità che si impegna per preservare la sua storia e del legame che i cittadini hanno verso il proprio quartiere, ex comune fino al 1926, dimostrando quante anime abitano a Napoli e quanto la città sia sintesi di queste anime".