Psichiatria Democratica al Ministro della Salute

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Psichiatria Democratica scrive al Ministro della Salute

di Antonello d’Elia, Presidente Nazionale di Psichiatria Democratica

Il risveglio

Da tempo non si sentiva la voce di un Ministro della Salute che parlasse della Salute Mentale, di una 180 come rivoluzione culturale e legge disattesa, del Progetto Obiettivo Salute Mentale 2013 ancora sospeso, di inserimenti lavorativi, di prevenzione, del sostegno alle famiglie, dell’integrazione con i servizi sociali.

E ancora della spesa per la residenzialità, che trasforma la cura territoriale in posti letto da riempire, e di quella per i farmaci, che assorbono la quasi totalità delle risorse al posto di trattamenti che devono coinvolgere tutta la comunità e non solo i servizi psichiatrici e gli operatori. Infine di Basaglia e del valore della diversità contro il timore della follia. Tutti temi che citiamo alla lettera e che appartengono alle posizioni che Psichiatria Democratica sostiene, difende e da sempre porta avanti. Cara Ministra, non ceda su nessuno dei temi che ha esposto! Avrà con lei non solo noi ma la storia dei pazienti, degli operatori e delle famiglie che in questi quarant’anni hanno reso possibile la realizzazione in Italia della più avanzata proposta di salute mentale mai concepita. Difenda questi princìpi anche da chi, con monotona ripetitività, ancora avanza proposte regressive!