il convegno dagli OPG alle REMS di Biancavilla(CT)

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Concluso a Biancavilla (CT) il convegno dagli OPG alle REMS.

Il dott. Gaetano Interlandi, sulla scia dei precedenti convegni che Psichiatria Democratica aveva organizzato a Caltagirone sia prima della chiusura degli OPG, nel 2011, che dopo nel settembre del 2015 (la Rems a Caltagirone è stata attivata il 30 Aprile 2015), ha organizzato, insieme all’Ass. ”Cenacolo Cristo Re” di Biancavilla, il convegno “Rems in Sicily. Valutazione dei primi cinque anni della legge 81/2014 di chiusura degli OPG e di attivazione delle REMS in Sicilia. Vantaggi e criticità”. Al convegno hanno partecipato i vertici della Magistratura e della Sanità catanese, il Presidente del Tribunale di Sorveglianza dott. C. Giongrandi, e il Direttore Sanitario dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catania, dott. A. Rapisarda, oltre a numerosi operatori dei Servizi pubblici e privati, circa 80 operatori. Il Sindaco di Biancavilla, dott. A. Bonanno, ha pGaetano Interlandi e Giuseppe Ortanoortato i saluti della Città.

Al momento, nelle REMS attive in Italia, sono internate 629 persone, di cui oltre il 30% in misura di sicurezza provvisorie. Mentre le persone in lista di attesa sono 603, molte concentrate nel Sud Italia. Continue sono le richieste di aumentare i posti letto REMS.

Come Psichiatria Democratica (PD), il dott. Giuseppe Ortano, ha ribadito che nello spirito della legge 81/2014 le REMS dovrebbero costituire l’extrema ratio ed accogliere misure di sicurezza definitive e solo quando non sono possibili alternative. Sicuramente, è stato sottolineato che le REMS non devono essere considerate come mero sostituto delle funzioni degli ex OPG.

Per questo, a parere di PD, è fondamentale la costante collaborazione tra DSM e Giudici nell’attuare i Protocolli Operativi adottati dal Consiglio Superiore della Magistratura nel settembre del 2018, Protocolli per i quali, come è noto, Psichiatria democratica si è caparbiamente battuta offrendo collaborazione ed avanzando proposte, e che prevedono che per ogni singolo paziente - sin dalla notizia di reato - si attivi un progetto riabilitativo personalizzato, concordato tra Sanità e Giustizia. Il convegno è stato connotato dalla positività ed entusiasmo degli operatori che si occupano della cura e riabilitazione dei pazienti psichiatrici autori di reato.

All’incontro hanno portato la loro testimonianza anche che hanno raccontato le loro storie, e di come l’esperienza comunitaria abbia inciso positivamente nella loro esistenza. Il convegno ha avuto una grande affluenza di pubblico e ha segnato l’inizio di un dialogo multidisciplinare, nella comprensione e trattamento delle persone con malattia mentale, autori di reato, segnalando, altresì, tutte le criticità da affrontare nel percorso di presa in carico.