protocolli operativi ad Aversa

Grande partecipazione al Convegno di Aversa sui Protocolli Operativi organizzato da Psichiatria Democratica.

WhatsApp Image 2019-11-27 at 13.54.11Ampio confronto e vasta partecipazione al Convegno "Dagli OPG ai Protocolli Operativi", organizzato da Psichiatria Democratica, che si è tenuto venerdì 22 novembrepresso l'ex Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Aversa. L'incontro, che si è protratto fino al pomeriggio, è servito per dibattere, da un lato, sul percorso che ha portato alla chiusura delle sei strutture asilari nel Paese dopo anni di lotte e la grande occasione che offrono,oggi,i Protocolli Operativi (in materia di sicurezza psichiatrica), approvati dal Consiglio Superiore della Magistratura(CSM) nel settembre dello scorso anno.

Nel mentre i primi, è stato ribadito con forza, erano "luoghi dove non c'era nessuna possibilità di riscatto, assolutamente poveri nellle proposizioni e ricchissimi di ergastoli bianchi"", i secondi, i protocolli Operativi, possono costituire - se tempestivamente, correttamente e pienamente attuati - uno straordinario strumento di lavoro. Lavoro, questo, teso a favorire ed integrare l'iter giudiziario con quello sanitario, per utenti psichiatrici

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 autori di reato. Il dibattito che ne è scaturito, ha mostrato lo stato dell'arte attuale, con le difficoltà per la carenza di risorse umane disponibili nei DSM, sempre più depauperati di personale e risorse, ma anche le potenzialità dello strumento innovativo. Strumento, quest'ultimo, che costituisce un antidoto forte contro i tentativi di restaurazione o di aumento delle REMS che, è stato ricordato " sono un elemento del complesso sistema di cura e riabilitazione dei pazienti autori di reato.....che l'internamento in Rems ha assunto non solo, come si è anticipato ( vedi delibera dell'aprile 2017 del CSM), il carattere dell'eccezionalità, ma anche della transitorietà.

5Perché  resta centrale il progetto terapeutico riabilitativo individualizzato elaborato dal DSM.  Su questi temi Psichiatria Democratica continuerà a vigilare e a promuovere,con i tanti operatori e associazioni impegnati a vari livelli sul delicato tema, percorsi di integrazione e di liberazione favoriti da uno scambio attivo e costante tra mondo sanitario e giudiziario, a favore degli utenti, dei loro familiari e della Comunità tutta.