I liberatori non esistono. Sono solo i popoli che si liberano da sé.

 

Soteria and no restraint

Merano 21-23 Novembre 2007

I liberatori non esistono. Sono solo i popoli che si liberano da sé.

Emilio Lupo

Direttore S.C. - Dipartimento di Salute Mentale - ASL Napoli 1,ds49

                             Segretario Nazionale di Psichiatria Democratica.

Quanti, dopo Pinel, si sono interessati della vita e dei diritti di chi esprime il proprio disagio esistenziale attraverso i “sintomi” - che  le scelte di codici, normative e pratiche contenitive  hanno designato e designano ancora come sola espressione di “semplice” malattia - costoro sanno che la strada per la liberazione dalla psichiatria è lunga ed impervia.

La psichiatria è traboccante di tragiche utopie. Nel corso dei secoli, ahinoi, queste si sono concretate con gli Ospedali psichiatrici e la coercizione fisica, i bagni gelati e le pratiche di shock (insulinoterapia, malaroterapia, elettroshock etc.) fino al moderno annichilimento farmacologico.

I detentori del potere di cura, difatti, si sono sempre mossi sul binario regola/salvezza e limitandosi a modificare di volta in volta soltanto i vagoni di quel treno di cura, ne hanno imposto direzione e velocità con un locomotore che ha  finito, nella sostanza, per essere il vettore unico ed immutato per la vita di migliaia e migliaia di uomini e donne ammalate.

Sì perché è stata la malattia, la pericolosità sociale, il pubblico scandalo e l’opportunità a cadenzare il fare per i matti e non l’esistenza sofferente, la difficoltà al confronto ed alla condivisione: a meinteressa il malato e non la malattia ammoniva Franco Basaglia qualche anno fa.

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Sergio Staino

Una piccola galleria di sue realizzazioni 

  • CaltagironeCaltagirone

Le istituzioni della salute, le istituzioni della malattia

 

Giuseppe Guido Pullia

“..lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l’incertezza, per inseguire un sogno….”

PABLO NERUDA

 

COMUNICAZIONE

Le istituzioni della salute, le istituzioni della malattia

Abstract: a partire dal tema della qualità della vita si impone la necessità di intervenire nelle contraddizioni uomo/natura e uomo/uomo quando rischiano di comprometterla. Ne derivano risposte che, facendosi istituzioni sanitarie, costituiscono strutture e saperi. E’ necessario non avere un approccio ingenuo di fronte alla medicina, sia quella tradizionale, sia quella che si richiama a pratiche e teorie “alternative”. Si rende indispensabile un approccio critico che non abbracci tout court la medicina “naturalistica” ma che non ricada in contrapposti dogmatismi ideologici facendo dipendere tutto ciò che accade esclusivamente dai perversi disegni del mercato. Senza assolutizzare mode e parole quali, ad esempio, la prevenzione, di cui si sottolineano alcune contraddizioni, è impellente il bisogno di dare risposte scientifiche e politiche adeguate al bisogno di stare bene. Poichè s’intende per salute il bisogno realizzato di benessere, di pienezza,di significato, si conclude definendo la malattia come evento che determina il fallimento (temporaneo o definitivo) di un progetto di vita.

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Vieri Marzi

FILM ANARCHICO E IMPOPOLARE

Giovedì 17 novembre ore 18.30
alla libreria Rinascita di Viale Agosta 36, a Roma

Piero Cipriano presenta il romanzo
FILM ANARCHICO E IMPOPOLARE
Nella terra dei lupi e dei santi
Manni Editori - 2011
con le voci narranti di Massimo Urbani e Irene Tomio e gli interventi 
musicali del percussionista Davide Conte.
Seguirà la proiezione di due cortometraggi di Cipriano.

(Piero Cipriano è nato nel 1968 in Irpinia.
Psichiatra, ha lavorato nei dipartimenti di salute mentale del Lazio, 
del Friuli, della Campania.
Da alcuni anni è rientrato a Roma dove è nata la sua esperienza 
basagliana e un’attività parallela di regista di corti.
Questo è il suo primo romanzo.)

RAGIONA! METTITI IN FOLLE!

 

17 novembre 2011

RAGIONA! METTITI IN FOLLE!

ore 9/13

Teatro Comunale dell’Osservanza

via Venturini 18 – Imola

Al consueto appuntamento di RAGIONA! METTITI IN FOLLE!

Quest’anno sarà presente il gruppo di attori della compagnia teatrale nata tra le mura dell’Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Reggio Emilia che  metterà in scena lo spettacolo “Aspettando Godot” . Nel stesa giornata verrà presentato il libro di Sabrina Perla “Die Katastrophe – Diario di una mente inquieta” testimonianza diretta della detenzione dell’autrice nell’Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Castiglione delle Stiviere

L’incontro che si terrà presso il teatro comunale si rivolgerà principalmente   agli studenti ed agli insegnanti delle Istituti di Istruzione Superiore di Imola e Castel San Pietro e punterà da un parte  a dare spazio  ai racconti  e alle testimonianze delle “vittime”, testimoni della violenza istituzionale con l’intenzione di modificare l’opinione corrente che associa chi ha un disagio mentale al criminale aggressivo e violento e dall’altra con la presenza della Maria Antonietta Farina Coscioni deputata impegnata nella Commissione XII Affari sociali autrice del libro “Matti in libertà” e Luigi Attenasio presidente di Psichiatria Democratica a dare rilievo alla questione della chiusura degli OPG come un’emergenza nazionale richiamando alla necessità di una forte mobilitazione della società civile.

A cura del progetto “Teatro e Salute Mentale Regione Emilia Romagna, Psichiatria Democratica, DSM/DP AUSL Imola, Associazione Culturale T.I.L.T.

Sarà presente il Sindaco Daniele Manca

L’iniziativa sarà trasmessa da Radio Radicale

Carceri e Ospedali Psichiatrici Giudiziari. La disumanità della pena: quali alternative?

 

Fresco di stampa, per i tipi di Psichiatria Democratica, è uscito il volume "Carceri e Ospedali Psichiatrici Giudiziari. La disumanità della pena: quali alternative?" a cura di Emilio LUPO e Salvatore DI FEDE.

Il libro - che si apre con il duro monito del Presidente Giorgio Napolitano sulle condizioni di carceri e OPG - contiene gli atti del Convegno organizzato da Psichiatria Democratica e Magistratura Democratica, svoltosi a Vico-Equense lo scorso marzo In esso si fa il punto sulla terribile condizione delle carceri e degli OPG italiani, evidenziando le gravi carenze del sistema carcerario in genere e con esse la negazione dei diritti elementari delle persone recluse. L'obiettivo delle due Associazioni emerge chiaro nei diversi interventi:..."seguire costantemente e implementare - con proposte concrete - il processo di chiusura degli OPG ed il miglioramento della situazione carceraria". Nell'interessante testo - che ci auguriamo stimoli un ampio diubattito sui delicatissimi temi trattati - le riflessioni e le articolate proposte, in ordine, di Emilio LUPO, Carlo RENOLDI, Cesare BONDIOLI, Riccardo POLIDORO, Raffaele MARINO, Salvatore DI FEDE, Lorenzo TORESINI, Daria VECCHIONE, Giuseppe ORTANO, Egle PILLA, Luigi ATTENASIO, Domenico CIRUZZI, Danilo MONTINARO, Paola CERVO, Gaetano INTERLANDI e Silvia  LA IACONA, Claudia PICCIOTTI, Domenico CASAGRANDE, Fabrizio BRAUZZI, Adriana TOCCO, Edoardo DE RUGGIERI con un contributo al dibattito da parte di Maria Antonietta FARINA COSCIONI.

La copertina del testo- che sintetizza con  forza e delicatezza la necessità di una svolta reale nei confronti delle persone recluse - è dell'impareggiabile Sergio STAINO.

Le Giornate della Diversità I° Edizione: Razze e Razzismi Verona, 11-15 Novembre 2011

 

“ La diversità delle culture umane è dietro di noi, attorno a noi e davanti a noi. La sola esigenza che possiamo far valere nei suoi confronti (creatrice in ogni individuo dei doveri corrispondenti) è che essa si realizzi in forme ciascuna delle quali sia un contributo alla maggior generosità delle altre”
Claude Lévi-Strauss 1952
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Delibera Regione Toscana n° 841 – Linee guida per il superamento dell’Ospedale Psichiatrico di Montelupo F.no

Delibera Regione Toscana n° 841 – Linee guida per il superamento dell’Ospedale Psichiatrico di Montelupo F.no

Un primo passo e un’ occasione mancata.

Cesare Bondioli – Responsabile Carceri e OPG Psichiatria Democratica

La Regione Toscana ha adottato il 3 ottobre scorso la Delibera n° 841 “Linee guida per il superamento dell’Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Montelupo Fiorentino”.

Si tratta di un adempimento importante, il primo in Italia per quello che ci risulta, che tracciando un percorso certo per il superamento dell’OPG di Montelupo, fissando impegni e scadenze per le varie tappe, avrebbe potuto fare della Toscana la prima Regione a chiudere un opg.

Purtroppo così non sarà e il documento risulta parziale e ambiguo rispetto al tema principale: la chiusura dell’OPG, di una struttura le cui condizioni sono risultate talmente carenti che la Commissione del Senato sull’Efficienza ed Efficacia del S.S.N. (Commissione “Marino”) ne ha sequestrato alcuni padiglioni e imposto l’ “adeguamento di tutta la struttura agli standard sanitari nazionali e regionali” onde evitare il sequestro dell’intero Istituto.

 


Ebbene le linee guida glissano su questo punto, richiamando solo “l’urgente sanificazione e messa a norma dei locali” (di competenza del Ministero di Giustizia) quale “punto di partenza essenziale per l’avvio dei percorsi riabilitativi” previsti dalla Delibera.

Di fatto però l’unico percorso per il quale esiste un adeguato finanziamento e una credibile scadenza, il 31.1.2012, è quello per la dimissione di 19 internati toscani, attualmente in regime di proroga o di scadenza della durata minima della misura di sicurezza, per i quali già esistono programmi di dimissione formulati congiuntamente dagli operatori di Montelupo e dai Dipartimenti di Salute Mentale di competenza.

Sulle altre tappe, specie quelle che coinvolgono gli internati non toscani che dovrebbero rientrare nelle Regioni di appartenenza (Liguria, Sardegna, Umbria), le scadenze non sono tassative tanto che è prevista “presumibilmente” entro il 2011 la stipula dell’accordo interregionale in merito in modo che “l’effettivo e definitivo trasferimento degli internati alle Regioni di provenienza potrebbe così essere realizzato entro l’anno 2012”.

Questa genericità nelle scadenze e la mancanza di finanziamenti rendono assai incerta la realizzazione di questa fase: questo è ancora più grave nel clima complessivo attuale in cui si colgono, dopo lo sdegno per gli orrori denunciati dalla Commissione sulla condizione degli internati, i segni di una certa rilassatezza ed anche delle resistenze alla piena attuazione del DPCM sul superamento degli opg italiani.

Anche le previste strutture territoriali alternative all’opg per le ulteriori dimissioni e la prevenzione degli invii soffrono, nella delibera, delle medesime incertezze e della mancanza di identificate fonti di finanziamento.

Tuttavia l’aspetto più inquietante della delibera è nella reiterata ambiguità sulla reale volontà della Regione di chiudere Montelupo o riciclarlo: si ipotizza infatti un riutilizzo, sia pure temporaneo e dopo ristrutturazione, del reparto attualmente sotto sequestro (Reparto “Ambrogiana) con funzione esclusivamente sanitaria e vigilanza esterna (non escludendo però di utilizzare altre strutture totalmente esterne all’attuale struttura, per es. Istituto Gozzini a Sollicciano).

Ci si domanda legittimamente: un reparto ospedaliero dentro l’area di Montelupo, sarà diverso dal precedente opg? ma diverso per chi?

A nostro avviso quello Regionale è un progetto confuso che rischia di perpetuare l’opg, il tutto per non affrontare con coraggio l’unica opzione credibile: l’OPG di Montelupo deve essere chiuso e a partire da questa scelta preliminare devono essere individuate le alternative, formulate le tappe e individuati i finanziamenti.

Alternative e tappe che possono essere anche quelle indicate dalla delibera ma, in questo caso, con ben altro senso e coerenza.

Psichiatria Democratica quindi, pur cogliendo l’importanza generale della Delibera 841 e apprezzandone alcuni contenuti positivi, non può non denunciare, per le ambiguità in essa contenute, l’occasione mancata per realizzare una reale chiusura dell’opg di Montelupo da cui deriverebbe grande merito alla Regione Toscana nella battaglia per porre termine a quelle che il Senato della Repubblica nella sua deliberazione del 27 settembre scorso ha definito “ condizioni di vita e di cura all’interno degli opg…incompatibili con le disposizioni costituzionali in materia di diritto alla salute, libertà personale e umanità del trattamento...”.

Psichiatria Democratica, confortata in questo anche dalla posizione recentemente ribadita dal Garante Regionale delle persone detenute e internate, chiede quindi con forza la chiusura dell’OPG di Montelupo .

Segue Testo integrale

 

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Dal carcere alle misure alternative. La dignità dei soggetti in esecuzione penale

L’insostenibile situazione delle carceri obbliga ad una seria riflessione sulle indicazioni costituzionali sulla legalità e sulla finalizzazione della pena, come ci sono consegnate dall’art. 27 della Costituzione....


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THE SECOND INTERNATIONAL CONGRESS OF INTEGRATIVE AND EXPERTAL PSYCHIATRY

THE MULTIDIMENSIONALITY OF PSYCHIATRIC CARE.
MODELS OF COMMUNITY – BASED PSYCHIATRIC CARE
MACRO-MOD PROJECT
3rd - 6th NOVEMBER 2011
BUCIUM MOTEL
IAŞI, ROMANIA
 
 

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Vendola e Fiore siglano Protocollo per la tutela della salute dei detenuti

 “Pur mettendo in piedi modelli evoluti di relazioni tra diverse Amministrazioni dello Stato per mettere al centro i diritti dei detenuti, come quello contenuto nel Protocollo d’Intesa che firmiamo oggi, rischiamo di scivolare, giorno dopo giorno, in una condizione di assoluta drammaticità. Oggi siamo seduti su una polveriera. Settantamila detenuti sono un dato assolutamente inedito nella storia nazionale.

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Le proposte di PD

 

Le proposte di Psichiatria Democratica per il superamento degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari

 1)  Che il Presidente della Conferenza Stato-Regioni costituisca il punto di coesione e raccordo di tutte le strutture interessate alla dismissione, anche al fine di evitare ritardi nei piani attuativi, insomma affinchè "nessuno resti indietro" nelle singole regioni dove insistono gli OPG, come in quelle realtà dove gli attuali cittadini ristretti dovranno trovare ospitalità;

2) Che la Commissione richieda al  Governo di fissare -attraverso una disposizione legislativa - la data nella quale il processo di dismissione dovrà essere completato in tutte e sei le strutture presenti sul territorio nazionale. A nostro avviso il provvedimento dovrà altresì contemplare il sanzionamento con penalità economiche nei confronti degli Enti inadempienti con l'individuazione di "commissari ad acta" (richiesta antica questa nostra che registriamo con piacere essere stata avanzata anche da alcuni Senatori presentatori di una interrogazione)  laddove si riscontrassero ritardi nell'attuazione dei programmi;

3) Che le Regioni determinino, a supporto e garanzia dei programmi di dimissione risorse economiche certe ed adeguate che stabilizzino in bilancio anche quelle indicate dal Ministro della Salute e quelle provenienti da quello di Giustizia (cassa ammende). Stigmatizziamo che in diversi casi le Regioni - così come recentemente denunziato in TV dal Senatore Ignazio Marino -  non hanno nemmeno fatto richiesta di questi finanziamenti! In questo modo si potranno garantire progetti individualizzati per ciascuna persona interessata, insieme al coinvolgimento attivo di famiglie, Istituzioni, strutture di accoglienza fino agli operatori sociali  che dovranno essere sempre ben formati ed in grado di assolvere i compiti che verranno loro assegnati. Dal punto di vista logistico, dove non sia possibile un rientro in famiglia, pensiamo a piccole strutture di accoglienza, regionalizzate, dove ospitare i dimessi (ribadendo sia l'individualità che la dinamicità  dei progetti);

4) Altra scelta che riteniamo irrinunciabile è quella  che il Servizio sanitario Nazionale, mantenga il coordinamento e la supervisione costante dei programmi attuativi, attraverso le sue articolazioni funzionali;

5) Da più parti è stato rilevato come la mancanza di nuclei operativi per il superamento nei singoli Ospedali Giudiziari costituisca elemento di ulteriore confusione e quindi di peggioramento degli standard assistenziali ed alberghieri  amplificando, di contro, la deresponsabilizzazione di ciascuno ed impedendo, nei fatti, la presa in carico e la conseguente messa in opera di programmi di inclusione personalizzati. Pertanto proponiamo la creazione diUffici ed Equipes di dismissione (task force) - a tempo - per ciascuna struttura e in tutti i DSM, quali reali strumenti operativi e di collegamento tra le realtà interne e quelle esterne.

Il nostro Presidente

Un abisso separa la realtà carceraria di oggi dal dettato costituzionale

29-07-2011

Quello che segue è il testo dell’intervento del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano al Convegno “Giustizia! In nome della Legge e del Popolo sovrano” in corso alla sala Zuccari del Senato.

Questo incontro ha un'ispirazione e un'impronta che lo rendono diverso da altri tradizionalmente rivolti, per iniziativa di singole forze politiche o di competenti istanze parlamentari, a porre in evidenza un tema di interesse più o meno rilevante o attuale. Perché esso da un lato nasce dalla sollecitazione di un movimento e di una personalità non riducibili agli schemi politici dominanti e dall'altro lato si concentra su una questione di prepotente urgenza sul piano costituzionale e civile.

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chiusura di diversi spazi nell'OPG...

 

COMUNICATO STAMPA

 

Per Psichiatria Democratica la chiusura di diversi spazi nell'OPG di Montelupo Fiorentino, e di Barcellona Pozzo di Gotto, disposta dalla Commissione di indagine presieduta dal Senatore Ignazio Marino, è un atto assai importante che va nella giusta direzione:chiudere presto e bene tutti gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari.

Questo è quanto hanno sostenuto i Dirigenti Nazionali della Associazione di Psichiatria Democratica, Emilio Lupo e Cesare Bondioli, Associazione che proprio al Senato, in una recente audizione, ha presentato un progetto/percorso articolato e dettagliato per il pieno superamento delle sei strutture giudiziarie esistenti sul territorio nazionale. Per Psichiatria Democratica (PD) la conferenza Stato/Regioni deve essere promotrice e garante dell'intero progetto di dismissione ed una seria alternativa sul territorio dovrà contare su risorse economiche adeguate, su personale ben formato e su progetti individualizzati per ciascuna persona, oggi rinchiusa in OPG.

PD perciò plaude all'iniziativa della Commissione e si augura che il cammino continui con fermezza e costanza.

 Napoli 28, luglio 2011

Tabella Morti in carcere

 

Totale morti

Suicidi

Anni

165

61

2000

177

69

2001

160

52

2002

157

56

2003

156

52

2004

172

57

2005

134

50

2006

123

45

2007

142

46

2008

177

72

2009

184

66

2010

144

48

2011*

1.891

674

Totale

 

* Aggiornamento al 13 settembre 2011 - Fonte Ristretti Orizzonti