Nuova visita di Psichiatria Democratica all'Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Napoli - Secondigliano.
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- Pubblicato Domenica, 11 Novembre 2012 10:53
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Comunicato Stampa
Giovedì 8 novembre 2012, una delegazione di Dirigenti nazionali Psichiatria Democratica (composta dai dottori E. Lupo, S. Di Fede, A. Morlicchio e G. Ortano) ha visitato nuovamente l’O.P.G. di Secondigliano (NA) per verificare lo stato di sviluppo del processo di dismissione che, a norma della legge 9/2012, dovrebbe esaurirsi non oltre il marzo dell'anno prossimo.
La delegazione, accompagnata dal Magistrato di Sorveglianza, dalla Direzione, dal personale Medico e dalla Polizia penitenziaria dell'Istituto, ha così incontrato e discusso con le persone ancora lì recluse, rilevando - nonostante l'impegno profuso dagli operatori dell’OPG - una evidente quanto preoccupante condizione di stallo e, quindi, un ritardo dell'intero processo di superamento della struttura. Risulta, difatti, persino maggiore il numero dei detenuti presenti rispetto alla precedente visita, nel mentre si sono progressivamente ridotte le risorse a disposizione e scarsi o del tutto inesistenti i Progetti individualizzati terapeutico-riabilitativi in ragione di una persistente latitanza delle Aziende Sanitarie Locali e delle Regioni responsabili.
Andrebbe perciò, e in tempi rapidissimi, adeguatamente utilizzato allo scopo il personale della riabilitazione psicosociale attualmente presente in OPG che, secondo L’Associazione, dovrebbe fungere più fattivamente da stimolo e da ponte con le realtà esterne: per favorire idonee dimissioni e accoglienze, rispettose dei bisogni delle persone ancora lì recluse. In questo stallo operativo restano, quindi, 37 detenuti della Campania per i quali ancora si aspetta una idonea collocazione territoriale; ben 25 i cittadini laziali così come alcuni cittadini stranieri o senza fissa dimora e non pochi utenti di altre Regioni non residenti nel bacino di competenza (dalla Puglia, alla Calabria, alla Basilicata o all'Emilia, la Sicilia etc.) e che impropriamente ancora affollano l'Istituto di Napoli.
La permanente inadeguatezza delle Istituzioni responsabili della mancata presa in carico dei bisogni prevalenti dell'utenza fa quindi registrare che sono ancora tantissime le persone in regime di proroga (ergastolo bianco) e molte le persone anziane che dovrebbero trovare immediata ospitalità nel luogo di residenza, in piccole strutture integrate al territorio per la terza età.
Psichiatria Democratica (PD), nel mentre assicura l’impegno dell’Associazione - fino alla completa chiusura di questi luoghi di afflizione - a visitare gli OPG ed a mantenere alta la vigilanza sulle condizioni di vita delle persone costrette, richiede con forza alle AAASSLL ed agli asfittici tavoli regionali competenti, di concretizzare, finalmente, interventi personalizzati (casa e occupazione invece di caserme e intrattenimento) a favore di ciascuna persona attualmente reclusa, utilizzando sia i fondi regionali che quelli nazionali disponibili. Psichiatria Democratica, nel ribadire il ruolo fondamentale del Servizio pubblico socio-sanitario, mette in guardia le Istituzioni democratiche e l'opinione pubblica circa la necessità di scongiurare con l’attuale blocco operativo il pericolo di una deriva neo-istituzionalizzante e quindi la scelta di fatto collusiva con interessi privatistici disposti a vicariare le inadempienze delle Istituzioni preposte. Infine l’Associazione, sollecitando la Commissione Giustizia del Parlamento affinchè si faccia parte attiva nell’adeguare le normative giuridiche sulla infermità mentale e della pericolosità sociale alle necessità operative delle Legge 9/2012, fa appello alla Commissione Marino, a cui va il merito di aver attivato il processo di superamento degli OPG, di voler dare seguito alla Sua iniziativa attraverso atti di indirizzo utili e indispensabili, per concretare la dismissione dei reclusi e per una più adeguata presa in carico dei loro bisogni futuri.