Vendola e Fiore siglano Protocollo per la tutela della salute dei detenuti
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- Pubblicato Mercoledì, 26 Ottobre 2011 16:30
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Lo ha detto il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola siglando questa mattina il Protocollo d’intesa con il Provveditore dell’Amministrazione Penitenziaria per la Puglia Giuseppe Martone e il Direttore del Centro Giustizia Minorile per la Puglia Francesca Perrini. Obiettivo del Protocollo è definire le forme di collaborazione tra i diversi livelli istituzionali per garantire la tutela della salute ed il recupero dei detenuti adulti e minorenni e assicurare loro l’assistenza sanitaria.
“Cosa significa 70 mila detenuti? Significa che noi siamo in aperta violazione della Costituzione e dei diritti umani – ha continuato Vendola - le galere pugliesi sono, da questo punto di vista, in perfetta sintonia con questo disastro. In tutte le nostre carceri abbiamo circa il doppio della popolazione che dovrebbe lì risiedervi. Contemporaneamente, a fronte di questo dato che descrive l’inaudita gravità della condizione carceraria e dentro il processo di trasferimento delle funzioni sanitarie dalla vecchia medicina penitenziaria alle Asl, vi è il dimagrimento sostanzioso delle dotazioni finanziarie. E ancora contemporaneamente, come un imperativo morale dell’epoca nostra, ci sono i tagli alla spesa sociale. Questo combinato disposto dell’austerità coatta e della condizione di sovraffollamento potrebbe produrre storie di cui vergognarsi per svariati secoli”.
Un contesto dunque non facile, che lascia prevedere, così come sottolineato anche da Vendola, “una tendenza naturale a non occuparsi più degli ultimi”.
“Lo sforzo invece che noi stiamo facendo - ha aggiunto l’assessore alle Politiche per la salute Tommaso Fiore - è quello di non dimenticare gli ultimi: i detenuti, i matti, i drogati. Rimetterli al centro di una riflessione, convinti come siamo che quello, paradossalmente, sia il vero parametro di misura della nostra capacità di servizio sanitario. Soltanto occupandoci di questi problemi – ha continuato Fiore - saremo in grado di occuparci degli altri problemi. Mi auguro che questo lavoro collettivo serva a migliorare l’azione del servizio e ad individuare i settori prioritari su cui intervenire come la prevenzione e la diagnosi. Tuttavia, il senso vero di questa iniziativa credo risieda nel mettere al centro della nostra attenzione le situazioni più critiche”.
Ad illustrare i contenuti del protocollo, che rappresenta un esempio di “collaborazione interistituzionale” molto alta, il dirigente del Servizio Programmazione Assistenza territoriale e Prevenzione dell’Assessorato alle politiche della salute, Fulvio Longo che ha sottolineato la gravità di due elementi, e cioè il sovraffollamento delle carceri (4.500 detenuti nelle carceri pugliesi a fronte di una capacità di 2.600 posti ndr) “un elemento questo che sviluppa condizioni di patologia” e la carenza di organico.