aumentiamo la vicinanza umana

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Comunicato stampa

Manteniamo le misure di distanziamento sociale ed aumentiamo la vicinanza umana.

Aiutiamoli rispettando le regole.

Stiamo vivendo giorni difficili assai nella nostra città, nel Paese e nel mondo e dobbiamo, perciò, essere molto attenti e rigorosi, ciascuno di noi e tutti insieme nel rispettare le disposizioni nazionali e regionali in materia di sanità pubblica. Nessuno escluso. Nessuno. Ma è nostro dovere, altresì, continuare a proteggere (oggi ancor di più) quanti non ce la fanno da soli. A cominciare da quanti una casa - a differenza di noi - non ce l’hanno più e sono costretti a vivere per strada. A quanti avevano un posto dove potersi lavare ed avere un cambio di abito (a Napoli ad es. in Via Tanucci) oppure a quanti facevano ricorso alle mense per il pranzo e la cena, a quanti potevano consultare un medico o, comunque, ricevere un supporto utile a tirare avanti, pur tra mille difficoltà e ritardi.

La nostra comunità è chiamata ad uno sforzo costante, dentro il quale dobbiamo pensare ad una SUPPLENZA diffusa per queste persone e per tutti quanti vengono inseriti nel lungo elenco delle cosiddette fasce deboli: senza dimora, anziani soli, utenti psichiatrici adulti e non, immigrati, bambini e donne in difficoltà, tossicodipendenti, handicappati fisici etc.. Una supplenza che, nel fare, dovrà mantenere alta - vogliamo ribadirlo con forza, per evitare fraintendimenti che non giovano in tempi così duri - l’attenzione contro ogni forma di prossimità potenzialmente contagiosa, rispettando rigorosamente, e in maniera assoluta, le disposizioni sanitarie. Possiamo, ad esempio, come supplenza, pensare alla distribuzione dei pasti non in luoghi chiusi ma raggiungendo per strada i clochard oppure riattivare via Tanucci (per docce e cambio di indumenti) facendo accedere un utente per volta e dotando il personale addetto di tutto il materiale di protezione necessario? Possiamo pensare alla temporanea riconversione di strutture per ospitare, in sicurezza, i senza dimora? Sarà possibile attivare un coordinamento operativo cittadino (o altra forma utile ed efficace) che raggiunga quotidianamente - e per le diverse esigenze - gli anziani soli in casa, le famiglie con un componente con handicap o favorire con strumenti di comunicazione video, o altro, il rapporto con gli utenti dei Centri di Salute Mentale e così per altri gruppi di utenza a rischio?

Insomma tutelare tutti, tutelando ciascuno. E’ un'altra tappa di questo difficile percorso cui dobbiamo attendere. Al più presto.

Manteniamo le misure di distanziamento sociale ed aumentiamo la vicinanza umana.

Napoli, 16 marzo 2020